Estratto dalla relazione del Prof G. Menaldo all’Università di Pavia del 5 Aprile 2014

preservazione fertilità
relazione del Prof G. Menaldo all’Università di Pavia del 5 Aprile 2014

La richiesta di preservazione della fertilitá da parte della societá é aumentata negli ultimi tempi, sia per ragioni sociali che mediche.

Per quanto riguarda la preservazione della fertilitá per motivi sociali, si tratta del caso di uomini e donne che, avendo un partner o meno, decidono di posporre il fatto di avere figli fino al momento di trovarsi nella situazione adeguata; questo dará loro la possibilitá di avere un figlio senza dover rinunciare al fatto di utilizzare il proprio patrimonio genetico. La crioconservazione degli ovociti è un’opzione per donne che non hanno un partner e che vogliono comunque mantenere una flessibilità riproduttiva.

Quando si tratta di un’indicazione medica di preservazione della fertilitá come nel caso di pazienti che dovranno ricevere un trattamento oncologico, é fondamentale che si stabiliscano una pronta comunicazione e sincronizzazione tra il centro oncologico ed il centro di riproduzione, visto che la buona riuscita della preservazione dipenderá dalla celeritá e dall’organizzazione.
Il danno gonadico, conseguenza dei trattamenti oncologici, dipende dal tipo e dal dosaggio della chemioterapia e dall’etá. Una delle possibili conseguenze é l’amenorrea (scomparsa del ciclo mestruale) e la drastica diminuzione della riserva ovarica.

Le tecniche per preservare la fertilitá sono:

1-      Crioconservazione di ovociti

2-      Crioconservazione di embrioni

3-      Crioconservazione di tessuto ovarico e successiva maturazione ovocitaria in vitro

4-      Autotrapianto ovarico

La crioconservazione degli ovociti offre alle donne la possibilità di avere a disposizione una riserva ovocitaria per iniziare una procedura di fecondazione assistita e pianificare la gravidanza nei tempi ritenuti idonei e conservare la fertilità anche quando siano necessarie, ad esempio, terapie antitumorali. La vitrificazione (congelamento ultra rapido degli ovociti) è una tecnica di crioconservazione con alti livelli di sopravvivenza e di fecondazione.

Uno dei metodi più affidabili per la preservazione della fertilità è la banca dell’embrione: le pazienti sono sottoposte a stimolazione ovarica controllata (COS) col fine di ottenere una crescita follicolare multipla; in seguito alla COS viene effettuato quindi un recupero degli ovociti che vengono fecondati in laboratorio e gli embrioni sono poi crioconservati per un uso futuro.

Oltre al congelamento degli embrioni e degli ovociti esiste la possibilità di congelamento del tessuto ovarico che viene suddiviso in numerosi piccoli frammenti immediatamente congelati e crioconservati fino al momento dell’impiego. Questa tecnica risulta essere particolarmente idonea per preservare la fertilità in pazienti molto giovani e in età prepuberale.

La trasposizione ovarica, infine, consiste nello spostare le ovaie il più lontano possibile dal campo di irradiazione nel caso di trattamenti antitumorali.

Per quanto riguarda la preservazione della fertilitá negli uomini, si tratta di crioconservare spermatozoi: ci possono essere delle ragioni di ordine medico per procedere con il congelamento spermatozoi o del tessuto testicolare, per proteggere i propri spermatozoi dalla degenerazione o scomparsa: quando un uomo è colpito, ad esempio, da tumore, spesso deve ricorrere a chemio o radioterapie; molte di queste terapie danneggiano irrimediabilmente gli spermatozoi con perdita definitiva della fertilità.

Oppure si decide di congelare il seme semplicemente per contrastare l’effetto di fattori patogeni quali infezioni, prostatiti, varicocele ecc o più semplicemente l’invecchiamento tissutale.

Presso il Centro San Carlo di fecondazione assistita di Torino si può effettuare la preservazione della fertilità sia per le donne che per gli uomini.

Telefonare al numero 011 658683 oppure scrivere all’indirizzo e-mail sancarlo@interlink.it.