Sono una donna di 29 anni, e soffro di amenorrea dall’età di 17, un problema questo che per anni ha condizionato fortemente la mia esistenza di donna.
Non è facile descrivere ciò che si prova nel sentirsi diversa, donna a metà, al punto che personalmente non avrei mai sperato di sposarmi, e soprattutto di diventare mamma.
Sin dai primi anni di matrimonio io e mio marito abbiamo desiderato molto un figlio, un desiderio che col tempo è diventato così forte da spingermi a sottopormi a svariate e pesanti cure ormonali, tuttavia senza alcun esito; così al termine di ogni ciclo terapeutico, la speranza diventava sempre più debole, e la frustrazione invece aumentava, ripercotendosi, a volte, sullo stesso rapporto di coppia.
Quando ormai mi ero quasi arresa, ecco che improvvisamente si riapre per me uno spiraglio, grazie ad un sito internet e, soprattutto, ad una donna che con la sua testimonianza mi ha ridato il coraggio di ricominciare. Grazie a lei, infatti, ho avuto modo di conoscere il Dott. Giovanni Menaldo che con un unico ciclo di terapia adeguata, e soprattutto non eccessiva, ha reso possibile la realizzazione dei miei desideri. Nel luglio 2003, dopo 2 settimane di terapia, il Dott. Menaldo mi praticava un’inseminazione intratubarica che dopo sole 35 settimane ha reso me e mio marito genitori di tre splendidi gemelli.
Questa mia lettera vuole essere un appello a tutte quelle donne che hanno perso la speranza: non arrendetevi, non rinunciate ad una cosa così bella e naturale, perché ogni vostro sforzo, ogni sacrificio verrà ricompensato, credetemi, ogni giorno, da un sorriso o un qualsiasi piccolo gesto del vostro bambino.
Vorrei concludere con un immenso GRAZIE al Dott. Menaldo: “Che il Signore La benedica ogni giorno per la devozione e l’impegno con cui riesce ad aiutare gli altri”.
Ps. Adesso mi sento finalmente una donna