Estratto della pubblicazione del Centro Clinico San Carlo di Torino al 30° Congresso Internazionale di Amsterdam – novembre 2022
Lo studio presentato dal Prof. Menaldo nel corso dell’ultimo Congresso Internazionale di Amsterdam del novembre 2022 ha visto protagonista l’impiego del Platelet Rich Plasma (PRP) autologo per uso topico in medicina riproduttiva come valido aiuto ad un gruppo selezionato di pazienti con bassa riserva ovarica e/o che presentano mancato impianto embrionario per deficit di spessore dell’endometrio.
È stata valutata l’efficacia del drilling ovarico con perfusione di PRP come metodica di rigenerazione ovarica ed è stata indagata la validità dell’uso di PRP a livello endometriale nel migliorare qualità e spessore dell’endometrio in vista di embryo-transfer.
Il razionale di base di questo studio risiede nelle importanti capacità rigenerative tissutali delle piastrine circolanti nel nostro sangue: le piastrine sono infatti fonte di numerose citochine e fattori di crescita, che possono giocare ruoli chiave nella riattivazione ovarica ed endometriale.
La paziente viene sottoposta ad un normalissimo prelievo di sangue autologo e successivamente, dopo centrifugazione del campione di sangue ed attivazione piastrinica, si procede alla perfusione a livello topico ovarico e/o endometriale del concentrato di fattori di crescita e citochine liberate dalle piastrine. Proprio queste caratteristiche intrinseche delle piastrine della paziente stessa vengono sfruttate per produrre a livello ovarico ed endometriale un effetto rigenerativo volto al ripristino della funzionalità ovulatoria nelle ovaie e all’aumento della recettività e dello spessore endometriale.
Nell’ambito di un gruppo selezionato di 157 pazienti sottoposte a PMA omologa, è stato proposto il trattamento di PRP ovarico ed endometriale a pazienti con età comprese tra 32 e 47 anni e con alle spalle ripetuti fallimenti FIV. Nel 38% dei casi è stata ottenuta una gravidanza. Questo risultato è molto promettente.