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Infertilità maschile: spermiogramma e spettrofotometria del liquido seminale

Spermiogramma

L’infertilità maschile può essere dovuta a diverse cause e si arriva a diagnosticarla con un pool completo di esami di laboratorio e strumentali.

L’indagine che prima di ogni altra porta ad una corretta diagnosi di infertilità maschile è lo spermiogramma (o esame del liquido seminale): attraverso questo esame di laboratorio è possibile evidenziare alterazioni a carico del numero, della motilità e della morfologia degli spermatozoi contenuti nel liquido seminale eiaculato.

spermatozoi

Presso il Centro Clinico San Carlo di Torino, la componente maschile viene analizzata non solo attraverso l’esame completo del liquido seminale, ma anche nella sua dimensione energetica: la medicina informazionale affianca e supporta la medicina tradizionale con lo scopo di diagnosticare e curare eventuali disequilibri presenti nel tracciato energetico del seminale.

 

Lo studio del liquido seminale si compone quindi di:

  • Spermiogramma
  • Spermiocoltura
  • Mar-test
  • Test di capacitazione
  • Spettrofotometria del liquido seminale

SPERMIOGRAMMA: RACCOLTA DEL LIQUIDO SEMINALE

Il liquido seminale è un composto vischioso e biancastro costituito da una parte cellulare (spermatozoi, cellule spermatiche immature e cellule epiteliali da sfaldamento) e da una parte liquida (plasma seminale, ricco di proteine, lipidi, enzimi, zinco, vitamina C ed altre sostanze), prodotto attraverso l’eiaculazione.

 

Poiché l’esame del liquido seminale è altamente variabile, è consigliabile che la raccolta venga effettuata in modo scrupoloso, pena l’ottenimento di un risultato dello spermiogramma alterato:

-un periodo di vita particolarmente stressante per il paziente può incidere negativamente sull’esito dello spermiogramma

-terapie farmacologiche particolari (antibiotiche o di altro genere) possono alterare numero, motilità e morfologia degli spermatozoi

-periodi di malattia immediatamente precedenti alla raccolta di liquido seminale possono inficiare il risultato dell’esame del liquido seminale

-periodi di astinenza da rapporti sessuali o eiaculazioni troppo lunghi o troppo brevi

-errori nella conservazione/trasporto del campione di liquido seminale eiaculato possono compromettere il risultato

 

In linea generale, sono buone norme per una corretta raccolta di liquido seminale:

  1. Periodo di astinenza: lo spermiogramma va effettuato con un periodo di astinenza da rapporti sessuali o eiaculazioni di 3-5 giorni.
  2. Modalità di raccolta: il liquido seminale deve essere prodotto mediante masturbazione
  3. Buona igiene personale: la raccolta di liquido seminale va effettuata con genitali e mani pulite (l’esito della spermiocoltura potrebbe infatti essere alterato in caso contrario).
  4. Contenitore: l’eiaculato va raccolto per intero direttamente all’interno di un contenitore sterile a bocca larga. Non sono ammissibili travasi, né utilizzo di contenitori non sterili.
  5. Luogo di raccolta: è preferibile che la raccolta di liquido seminale venga effettuata all’interno dei locali del Centro Clinico San Carlo, con l’obiettivo di limitare gli sbalzi di temperatura derivanti da un eventuale trasporto. In pazienti che trovano difficoltà in questa operazione, è possibile effettuare la raccolta al proprio domicilio, ma è importante che il campione prodotto venga conservato ad una temperatura compresa tra i 20° ed i 30° e consegnato al nostro laboratorio entro 60 minuti dalla raccolta.

 

SPERMIOGRAMMA: L’ANALISI

Il liquido seminale appena eiaculato ha una struttura particolarmente densa e quindi necessita di un periodo di riposto di circa 10-30 minuti che ne consenta la fluidificazione prima dell’analisi.

 

I parametri macroscopici valutati sono:

  • Aspetto: la colorazione del liquido seminale può passare dall’opalescente al lattescente al giallastro. Un eiaculato quasi trasparente è sintomatico di una scarsa concentrazione di spermatozoi. Un eiaculato piuttosto giallognolo può indicare la presenza di una infezione batterica.
  • Volume: un eiaculato normale ha un volume che varia tra 1,5ml e 5ml
  • pH: il liquido seminale in condizioni normali ha un pH alcalino, solitamente superiore a 8
  • Fluidificazione
  • Viscosità

spermatozoo

I parametri microscopici analizzati sono invece:

  • Concentrazione: un campione di liquido seminale dovrebbe contenere un numero di spermatozoi superiore o uguale a 15.000.000 per ml. Concentrazioni di spermatozoi inferiori danno OLIGOSPERMIA. Campioni di liquido seminali in cui non si rileva la presenza di spermatozoi portano alla diagnosi di AZOOSPERMIA.
  • Motilità: secondo i parametri WHO 2010, la somma di spermatozoi rapidamente progressivi (A), spermatozoi lentamente progressivi (B) e spermatozoi con mobilità in situ (C) deve essere superiore o uguale al 40%. In condizioni di motilità ridotta (A+B+C inferiore al 40%) si parla di ASTENOSPERMIA. L’astenospermia è severa se la motilità è drasticamente ridotta, specialmente in assenza di motilità rapida progressiva (A=0%).
  • Morfologia: secondo i parametri WHO 2010, un campione di liquido seminale normale deve contenere almeno il 4% di spermatozoi normoconformati. Se questa percentuale risulta inferiore, si parla di TERATOZOOSPERMIA.

ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE: TEST DI CAPACITAZIONE

In natura, gli spermatozoi presenti all’interno del liquido seminale subiscono dei cambiamenti strutturali e funzionali che consentono loro di acquisire la capacità di fecondare l’ovocita. Questi meccanismi vanno sotto il nome di “capacitazione”.

Nell’analisi del liquido seminale, completare l’indagine con il test di capacitazione è importante per determinare quale sia il numero effettivo di spermatozoi mobili con potere fecondante e dunque per stabilire se ci sono le condizioni per ottenere una gravidanza in modo naturale o se bisogna ricorrere ad una tecnica di fecondazione assistita e a quale tecnica in particolare (inseminazione IUI/ITI, fecondazione in vitro FIVET/ICSI/PICSI).

 

ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE: MAR-TEST

Una delle causa di infertilità maschile, spesso poco indagate, è di natura immunologica: l’eventuale presenza all’interno del liquido seminale di anticorpi anti-spermatozoi  potrebbe comportare una sensibile riduzione della motilità degli spermatozoi e dunque una difficoltosa risalita verso le tube ed un compromesso legame ovocita-spermatozoo.

Presso il Centro Clinico San Carlo viene a tale proposito effettuato il test di agglutinazione mista Mar-test: una frazione di liquido seminale viene posta per 10 minuti a contatto con una soluzione contenente particelle di lattice marcate con immunoglobuline G e si valuta l’eventuale formazione di agglutinazioni tra gli spermatozoi. Se gli spermatozoi si muovono liberamente, il Mar-test ha esito negativo: assenza di anticorpi antispermatozoi e dunque non sussistenza di una radice immunologica dell’infertilità maschile. Se gli spermatozoi rimangono adesi alle particelle di lattice e formano agglutinazioni (testa-testa, coda-coda, testa-coda) il Mar-test è positivo: presenza di anticorpi antispermatozoi ed indentificazione di una matrice immunologica dell’infertilità maschile.

ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE: SPERMIOCOLTURA

Allo spermiogramma si affianca la ricerca di eventuali batteri presenti all’interno del liquido seminale, la spermiocoltura.

Il Centro Clinico San Carlo di Torino, per l’esame colturale del liquido seminale effettua, oltre alla ricerca di patogeni comuni, gram + e gram -, anche la ricerca di micoplasmi, gonococco e clamidia.

Se la spermiocoltura rileva la presenza di uno o più patogeni all’interno del liquido seminale, è necessario effettuare adeguata terapia antibiotica per azzerare la carica batterica presente.

 

ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE: SPETTROFOTOMETRIA

L’esame della componente maschile si completa presso il Centro Clinico San Carlo con una indagine relativa allo stato energetico.

Esempi di tracciati bioenergetici di liquido seminale

Viene misurata e registrata in formato digitale l’emissione biofotonica del seminale mediante spettrofotometria: Il biofotone del seminale maschile viene diffuso all’organismo della donna, in modo che diventi riconoscibile come “self”; la trasmissione alla partner femminile avviene in due modi complementari:

-attraverso l’uso di cerotti patch che la donna applica in un punto ben definito

Posizionamento cerotto patch contenente il biofotone del liquido seminale

-attraverso trattamento della donna con magnetoforesi prima dell’inseminazione intratubarica o prima dell’embryo-transfer, a seconda della tecnica di fecondazione assistita adoperata

Trasmissione del segnale biofotonico del liquido seminale alla partner femminile

Bibliografia

  • Menaldo, Serrano, Lopez, “Improving pregnancy rates by means of Polarized Maca based phytotherapy and Intratubal Insemination”, COGI Paris 2001
  • Menaldo, Serrano, Benvenuto, Lopez, “Sperm selection with Hyaluronic Acid and Phytotherapy tratment based on Polarized Maca”, COGI Berlin 2010
  • Menaldo, Serrano, Benvenuto, Lopez, “Biophotonic energy in an intratubal insemination program”, COGI Lisbon 2012